È uscito il nuovo numero di Self Service, ed è online adesso: su YouTube. Una operazione senza precedenti destinata a lasciare il segno.
Self Service ha fatto le cose in grande. Per il nuovo numero, l’iconica rivista di Ezra Petronio lancia Self Service The Film e fa quello che nessuno fino ad oggi aveva mai pensato di fare. Un film. Ma non stiamo parlando di un documentario, e ancor meno di ‘contenuti multimediali’.
Qui si tratta di qualcosa di totalmente nuovo, una scelta – una riflessione prima di tutto – destinata a lasciare il segno.
Self Service The Film è infatti una versione totalmente animata della rivista, che sarà come sempre disponibile anche nella versione cartacea.: quel ‘cartaceo’ di un certo peso, dalla copertina rigida che tutte le riviste, prima o poi, cercano di approcciare.
Per realizzare il film sono state utilizzate tutte le tecniche possibili: la fotografia ed il video, certo, ma anche la motion graphics. E ancora slideshow e layout in movimento. E una colonna sonora pensata e importante, curata da Pedro Winter e sottolineata da intermezzi ‘pop-up’, chiamati Musically Obsessed, dedicati a testimonianze su singole album – ad esempio, Christine and the Queens su Homogenic.
La rivista prende vita in ogni sua forma, senza mai ripetersi. Il tunnel iniziale di adv vede animarsi ogni singola campagna – con l’integrazione di video, dove possibile, o animando passo passo tutti gli elementi. Gli effetti audio sottolineano la scena, e gli investitori si ritrovano con un tempo speso sulle immagini che difficilmente posson sognare di raggiungere su una rivista cartacea.
Rimane viva anche la scansione editoriale tra rubriche e storie di moda: tutto terribilmente premeditato, per un risultato che è molto più della singola somma delle sue parti.
“La rivista di moda”, Netflix, Instragram: Self Service The Film è un continuo fluire di idee e di forme, pensato per ogni possibile piattaforma, o, più probabilmente, per una piattaforma che non esiste ancora.
Stylist e creativi non posson che ringraziare: si tratta di più di un’ora di idee, ispirazione e suggestioni che finiranno presto su non pochi moodboard.
Questa pandemia ha cambiato tutto – si dice con molta facilità – e forse le cose non saranno più le stesse. Se l’industria della moda e della creatività devon ripensare se stesse, questo film sembra essere un ottimo punto di partenza per le conversazioni a venire.